Connor Alex - 2019 - I Lupi di Venezia by Connor Alex

Connor Alex - 2019 - I Lupi di Venezia by Connor Alex

autore:Connor Alex [Connor Alex]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Historical, General
ISBN: 9788822735874
Google: WEetDwAAQBAJ
editore: Newton Compton
pubblicato: 2019-10-23T22:00:00+00:00


Capitolo ventinove

L’olandese si guardava intorno in cerca di un’altra porta, di un’altra uscita. Ma l’unica via di fuga era in cima alle scale, e qualcuno aveva chiuso a chiave la porta dello scantinato. La stessa persona che aveva visto Der Witt cadere nell’imboscata che gli era stata tesa con tanta cura. Una persona che conosceva bene la disposizione interna degli ambienti della bottega, una persona in grado di cercare o nascondere cose all’interno del negozio. La stessa persona che aveva tormentato Marina Castilano e l’aveva costretta a lasciare Venezia.

L’olandese non era più un giovanotto, ma aveva una corporatura robusta ed era determinato. Se l’avesse aggredito, avrebbe combattuto, restio ad arrendersi alla giustizia italiana che tanto raramente si pronunciava in favore di uno straniero. Nel frattempo, però, avrebbe aspettato. Dopo essersi seduto sul piccolo letto di Gabriella, si rigirò il cappello tra le mani e si mise a riflettere. Marina Castilano aveva disperatamente tentato di scoprire cosa sapesse. Le sue ultime parole erano state quelle di Gabriella. L’apparente ignoranza dell’olandese l’aveva davvero convinta o aveva mandato qualcuno ad affrontarlo in modo più diretto? Der Witt lanciò un’occhiata alla porta chiusa in cima alle scale. Se l’avesse presa a calci, forse sarebbe riuscito a spezzare il chiavistello e a liberarsi.

Ma chi lo attendeva dall’altra parte?

La sua mano si chiuse attorno alla fiala di vetro appesa al collo. La sua superficie fredda lo calmava. Con la coda dell’occhio, vide la luce della candela ondeggiare leggermente. Che l’intruso, aprendo la porta al piano di sopra, avesse creato una corrente d’aria? Si mise in ascolto, speranzoso. Passarono diversi istanti. Poi la fiammella della candela riacquistò la stabilità, una piccola oasi di luce nell’oscurità dello scantinato.

Fondamenta dei Mori, bottega di Tintoretto

«Dov’è? Dov’è quel bastardo?», urlò Ira entrando nella bottega e rovesciando un cavalletto mentre si guardava attorno. «Esci fuori, schifoso vigliacco! Esci fuori e affrontami!».

Sentendo la confusione, Tintoretto uscì di corsa dal retrobottega, le maniche arrotolate, il grembiule schizzato di colore e cera fusa. Sconcertato dalla vista di Ira Tabat, in genere tanto riservato, che urlava a pieni polmoni, cercò subito un confronto.

«Qual è il problema?»

«Dov’è Marco?»

«Era qui fino a poco tempo fa, poi è uscito», rispose il pittore. «Cos’ha combinato?»

«Chiedilo a lui», replicò Ira mentre si faceva largo tra gli apprendisti che si erano radunati per assistere alla scena. Furibondo, si precipitò in fondo alla bottega e nel laboratorio nel retro. «Marco! Lo so che sei qui!».

«Non c’è», ribadì Tintoretto, che l’aveva seguito.

Ira si voltò di scatto. «Dimmi dov’è! Dovunque lo stai nascondendo, dimmi dov’è! Non avrei mai dovuto permettere a mia sorella di venire qui. Gliel’avrei dovuto vietare! Lo sanno tutti che questi posti sono…».

«Questa è una bottega», replicò Tintoretto senza perdere la calma. «Siamo tutti indaffarati, occupati con il lavoro…».

«Anche Marco?», sbottò Ira mentre gli puntava un dito contro. «Dimmi dov’è o giuro che sfascerò questo posto pezzo per pezzo finché non l’avrò trovato».

«Anche così facendo troverai ben poco. Solo insetti e topolini nascosti in qualche anfratto, ma non un nobile veneziano, questo



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.